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In un momento di noia i tre seminaristi
Burbis, Lorenzo e Topio provano a
descrivere questo stato d’animo.
Nella noia non c’è niente che tiri su
l’entusiasmo: né la matematica,
né la TV, né la pizza, né infighettarsi
davanti allo specchio.
Nemmeno l’amico Tiziano, annoiato
pure lui, riesce nell’intento.
Il ritornello ci suggerisce che
possiamo ritrovare l’entusiasmo
guardando fuori da noi stessi.
Al di là del nostro naso qualcuno piange,
qualcuno ride e ci chiede
di affrontare l’avventura della vita
provando a camminare insieme,
nonostante le cadute
e gli imprevisti del meteo inclemente.

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