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DICCI MADRE
Guarda il mondo, puoi vedere
l’illusione della sua corsa,
quando l’uomo accecato grida:
“Io sono dio, io sono signore!”
Tu Maria, nuova creatura,
il Signore ti ha fatta pura:
oh, schiaccia per amore
il serpente del peccato.
Dicci Madre
che la patria non è questa.
Dacci la consolazione
di vivere un giorno in cielo.
Tu Madre Santa senti
il nostro grido di dolore
di chi vive senza amore
dentro una vita arida e triste.
Tu hai sentito quel giorno il grido:
“Ho sete!” non vedi Maria.
Hai convertito l’aceto
in rugiada.
Era ieri che sono nato,
la vita se ne va come il vento,
un ricordo che è volato
e la morte è ormai a un passo.
Tu Maria, Madre di Dio,
dimmi che il Signore verrà,
io ti prego di ripeterlo:
“Fa’ di me la tua volontà”.
Canzone scritta da Padre Lorenzo nel 2006
per la festa di Mama Ashu.
Le strofe focalizzano tre temi differenti:
nella prima strofa la superbia rende l’uomo
cieco, quando pensa di essere come Dio
e lo elimina dalla sua vita.
Nella seconda si sottolinea la sete di amore,
il dolore e la tristezza di chi non si sente
amato.
Nella terza strofa c’è tutta la fugacità della vita:
ci si accorge che gli anni volano.
Inoltre la notizia della morte delle persone
care ci spinge a chiedere con forza alla
Madonna di assicurarci la consolazione
del paradiso.

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