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COME FERITA PROFONDA
Quanti giorni ho trascorso
sprofondato nel peccato,
offendendoti Gesù, Dio mio.
Quanto tempo ho vissuto
sicuro di essere padrone
della mia vita, oh Signore.
Come una ferita profonda
brucia dentro di me il peccato,
tendo a te le mie mani,
col tuo aiuto cambierò.
Dolce volto così tanto provato,
corpo martoriato,
Tu crocifisso per me Gesù, Dio mio.
Sgorga sangue dal tuo costato,
quanto mi hai amato,
pietà di me, Signore.
In croce hai perdonato il peccato dell’uomo,
miracolo del tuo amore, Signore.
Raccomandi alla nostra Chiesa
di lavarci dal peccato,
regalo del tuo amore, Signore.
Mi hai donato vita nuova,
pagherò la ferita del peccato
soffrendo, Gesù.
Come una candela accesa
è la mia promessa,
il mondo con le sue frecce
non la spegnerà mai.
Nel 1992 il padre Ugo chiese a padre Lorenzo
e a padre Antonio (Topio), a quell’epoca
studenti nel Seminario “Señor de Pomallucay”,
di scrivere un canto di pentimento per
l’Oratorio.
Nel testo vengono descritti i cinque passi
necessari per prepararsi a una buona
confessione:
esame di coscienza,
pentimento,
confessione,
assoluzione,
proposito e penitenza.

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