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AQUERÓ
Sono pellegrino in questo mondo
dove il diavolo porta l’oscurità.
Arrivo in lacrime in questa grotta,
a Massabielle voglio riposare.
Aquerò, Aquerò,
Ave Maria.
Vengo fino alla roccia in ginocchio,
l’accarezzerò con le mie mani.
Appoggio la mia fronte,
sospiro una preghiera:
Mamma cara, Mamma sono io.
Voglio lavarmi nella tua sorgente:
“Mamma allontana il diavolo da me”.
L’acqua fredda mi toglie il respiro:
“Non ti farò felice in questa vita”.
Accendo una candela per ricordarti
che gli amici confidano in te.
Chiedono di guarire dalla malattia,
davanti alla morte implorano la salvezza.
In ginocchio chiudo gli occhi
per avvicinarmi meglio a te.
Però non riesco, guardo la nicchia:
Tu bianca, pura, tu Mamma.
Canto offerto a Mama Ashu nel 2010.
Fatto per il ritiro su Bernadette.
Il Padre Ugo mi chiese una canzone “semplice”
sulle devozioni di Lourdes:
stare in ginocchio, toccare la roccia, la candela,
il bagno nell’acqua…
Per approfondire:
"Aquerò" è una parola occitana che significa
"quella lì" o "quella cosa lì".
In italiano "Aquerò" è spesso utilizzato per
riferirsi alla Madonna, come faceva
Bernadette Soubirous durante le sue
apparizioni a Lourdes.
"Aquerò" era il modo in cui Bernadette si
riferiva alla figura femminile che vedeva
durante le sue visioni, prima di conoscere
la sua identità.

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