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CARO AMICO
Caro amico, all'improvviso
te ne sei andato,
senza darmi il tempo
per un ultimo abbraccio.
Sarà il destino, era già scritto,
o semplicemente un fatale incidente.
Ci sarà un motivo
per tanto dolore, dimmi,
perché?
Dimmi adesso dove sei,
se mi guardi dal cielo.
Vorrei raggiungerti lì,
perché mi hai lasciato qui?
A cosa sarà servito
essere buono con me,
attento con tutti,
donare il tuo sorriso,
la tua vita intensa,
salire al faro,
cercando un senso
in quell'avventura.
Ci sarà un motivo
per tanto dolore, dimmi,
perché?
Dimmi adesso dove sei,
se mi guardi dal cielo.
Vorrei raggiungerti lì,
perché mi hai lasciato qui?
Come vorrei che me lo ripetessi
che è tutto un dono, e niente è
eterno.
Solo l’amore è per sempre.
Un motivo ci sarà.
Non riesco a capirlo senza di te.
Ho bisogno che tu torni da me,
accarezza le mie lacrime,
anche per un momento.
Dimmi adesso dove sei,
che ti prenderai cura di me
dal cielo,
che presto ritornerà la luce,
che la vita continuerà.
Grazie, amico mio!
¡Gracias amigo!
Questo è uno dei miei ultimi canti.
Lo scrissi dopo la morte di Wilton, un ragazzo
che ha vissuto sempre accanto a noi,
aiutava in parrocchia,
era un caro amico del padre Lino e di tutti
noi volontari.
È stato prima oratoriano e poi anche
catechista.
Ha partecipato alle “avventure della Carità”,
come la costruzione di un faro tra le Ande,
visibile da vari punti della zona.
Rimane un simbolo in ricordo del caro padre
go, nostra guida.
Wilton era stato anche alcuni mesi in Italia
per conoscere l’Operazione Mato Grosso,
partecipare ai campi di lavoro e alle attivitá
dei gruppi.
Nelle parole di disperazione e dolore c'è il
pianto della sua mamma, che abbraccia il
figlio senza vita.
Altre frasi del canto sono parole della veglia
funebre, celebrata da padre Lino: ricordano
la sua vita e lo sconforto di quei giorni.

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