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SPERARE
Apro gli occhi, guardo il cielo.
Niente è mio, cammino felice.
Trovo sorrisi, mi metto in gioco,
Maria, ti amo, sospiro per te...
La mattina presto, sospiro per te.
Sperare, aspettare
che il sole stia già sorgendo.
Sperare, aspettare,
sei rifugio nel vento.
Maria, ti amo... dolce consolazione,
Oh Mamma Millshi, sospiro per te.
Notti infinite, giorni senza colore.
Il fuoco brucia lentamente,
il cuore arde.
Tutto senza senso,
sospiri di dolore.
Maria, ti amo, ho bisogno di te...
Hai toccato terra ferma,
il mio amore ti ha accompagnato,
In ogni Ave Maria,
la mia anima ti ha ascoltato.
Pace, che melodia!
Lenisce il cuore.
Alla fine della giornata,
custodisco la tua preghiera.
Sperare, aspettare
che il sole stia già sorgendo.
Aspettare, sperare,
sei un rifugio nel vento.
Maria, ti amo... dolce consolazione,
Oh Mamma Millshi, sospiro per te.
Maria, ti amo... dolce consolazione,
Oh Mamma Millshi, sospiro per te.
Il canto è stato scritto da un‘idea del mio
amico Manuel, un ragazzo peruano di
Piura, che ha fatto il testo.
Questo canto parla della sua storia,
della sua ricerca di un senso per la vita
e di un cammino per incontrare il Signore.
Attraverso la sua esperienza di 6 mesi coi
ragazzi disabili della casa San Danielito
(Perù) ha potuto mettersi in gioco e vivere
questa ricerca in un modo molto concreto,
sempre sostenuto dalla preghiera e dalla
devozione alla Madonna.
Esperar in castigliano ha la valenza sia
per "sperare", sia per "attendere",
"aspettare"...
non sapevamo che l'anno dopo il Papa
avrebbe indetto il Giubileo della Speranza.

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