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Il respiro che non mi viene,
il coraggio che non trovo.
Sei la vita che sorride di nuovo,
se sei con me.
Scendi, resta qui, non lasciarmi mai.
Cantami una dolce melodia, oh Maria.
Purifica il cielo della mia anima.
Resta, Mamma, quando Dio non c'è più.
Ci sarà l'Amore ad attendermi, Mamma?
Molti occhi che piangono,
tremano, pregano, ti implorano.
"Aria", chiedi per favore al Signore,
luce e bontà... "guariranno?"
Essendo sempre un "Sì",
non nasconderti da me.
Sarai amore... Mamma Ashu, verrai.
Il respiro che non mi viene,
il coraggio che non trovo.
Sei la vita che sorride di nuovo,
se sei con me...
sarai brezza e pace.
Siamo nell'anno del Covid 2021.
Paura, impotenza, tanti ammalati,
morti…
Ascoltiamo le notizie che arrivano
dall'Italia e dal mondo…
e poi inevitabilmente il Covid arriva
anche in Perù: Lima e poi anche qui
sulla Sierra.
Nel mese di giugno è da poco
morto il padre Elio e dopo alcune
settimane in rianimazione muore
anche Monsignor Ivo.
Tanti di noi si ammalano.
La mia amica Ivana è grave: la
ricoverano in un ospedale a Huaraz…
cosa le succederà?
Dalla mia quarantena chiusa in
camera (anch'io ho preso il Covid)
trasformo le mie preghiere in questo
canto a Maria:
“Sei tu il respiro, il coraggio per
tutti noi…la vita che può tornare a
sorridere…
aria, per favore, per tanti che soffrono…
non abbandonarci…”
Il canto fatto in italiano all'inizio
viene tradotto in castigliano e donato
a Mama Ashu nella sua festa.

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