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SVENTOLERÒ CON TE
LA MIA BANDIERA
Aprono una porta,
il mio sguardo va oltre
Vedo Don Bosco
con i bambini che giocano
“Vieni Ugo, vieni,
guiderò la tua vita
Solo il desiderio
indicherà la meta”
Sventolerò con te
la mia bandiera
Questo treno,
non so se arriverà
Sì! Lo faccio,
voglio dare un segno
Regalo la mia vita,
difendo più in là
Arrivo sulle Ande,
una pala d'altare da riparare
Il grido di una vedova,
i suoi figli da aiutare
In una piccola stanza
in mezzo alla città
Indico la strada,
timoroso della fine
Non ho più parole,
il mio grido: “CARITÀ!!”
Pianto una bandiera:
non mi arrenderò!
Sventolerò con te
la mia bandiera
Questo treno,
non so se arriverà
Sì! Lo faccio,
voglio dare un segno
Regalo la mia vita,
difendo più in là
Sventolerò con te
la mia bandiera
Questo treno,
non so se arriverà
Sì! Lo faccio,
voglio dare un segno,
offro la mia vita in dono...
la battaglia inizia ora!
Canto scritto per il concorso Don Bosco e per
padre Ugo.
La prima strofa è l’immagine di Ugo che a 14
anni entra nel seminario salesiano e vede il
dipinto di Don Bosco in mezzo ai ragazzi e si
innamora di lui.
Pensa che se sarà sacerdote sarà in mezzo
ai ragazzi.
Seconda strofa è il padre Ugo che sente la
voce di Mamà Ashu che gli dice di mettere a
posto l’altare e si commuove per il bisogno
dei poveri quindi inizia la scuola di
falegnameria.
Padre Ugo guidato dalla voce della
Vergine Maria.
Terza strofa è il padre Ugo che da Lima lancia
avventure per i ragazzi e continua a dirci di
sognare.
Quarta strofa è la nostra vita che deve seguire
il cammino di padre Ugo, come lo è stata la
vita di Daniele e dei nostri martiri.
Il coro è la parabola della bandierina.
E il segno che possiamo dare è la nostra vita
regalata.
“Ven Ugo Ven”… è la voce della Vergine
Maria che guida la vita del padre Ugo e il
desiderio è quello di Dio.
Non lo troviamo ma continuiamo a cercarlo.

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