0
MAMMA RACCOGLIMI
Mamma raccoglimi, mamma amami.
Mamma, senza te piangerò.
Mamma raccoglimi,
prendimi tra le tue braccia.
Mamma, senza te piangerò.
Figlio ti abbracciai, ascoltai il tuo pianto,
l’amore del mio cuore calmò il tuo dolore.
Mamma, senza te piangerò.
Misi nel tuo cuore la mia preghiera d’amore.
Prega, non temere, figlio ti salverò.
Mamma, senza te piangerò.
Il corpo del mio Gesù morto per te in Croce:
tesoro d’amore, segno di salvezza.
Mamma, senza te piangerò.
Come padre Ugo per la festa di Mama Ashu
(la Vergine Assunta, patrona di Chacas),
così anche padre Daniele volle offrire alla
Madonna un canto in suo onore da
insegnare nella novena della festa.
Scelse di scriverlo coi primi seminaristi
del Seminario diocesano di Pomallucay,
dove insegnava e che si trovava nella
sua parrocchia.
Era giusto l’anno in cui insegnava
Mariologia.
Pensò di farsi aiutare soprattutto da
Jovany Inocente, che conosceva bene
il Quechua e che gli suggerì questa
invocazione triste e malinconica, ma
anche di abbandono totale alla Madre
del Salvatore.
Al padre Ugo, ai ragazzi e soprattutto
alla gente piacque molto questa melodia
e queste semplici parole di affidamento.
E, come nello sgranare del santo Rosario,
non ci si stanca di ripetere in
continuazione:
“… Sin ti Mamá voy a llorar”.

Aiutaci a migliorare il sito, alla pagina Segnalazioni accettiamo tutti i feedback, consigli e suggerimenti.