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MANDA ME
Il mondo sapiente dimenticò
dove sono le orme di Dio.
Fu rifiutata la luce
che brillò per me sulla Croce.
“Chi chiamerò? Chi manderò?
Testimone come me.”
Manda me,
Gesù io ti seguirò.
Aiutami,
servirò solo te.
Ti difenderò mio Dio.
Amare
è soffrire per te, Signore.
Che inganno, che dolore
dimenticarti mio Signore!
Desiderò Lima e la fortuna
e invece trovò la morte.
“Chi chiamerò? Chi manderò?
Testimone come me.”
Una candela accesa nel mio cuore
per difenderti Signore,
brillerà al morire,
nessuno la potrà spegnere.
“Solo tu potresti spegnerla,
testimone come me.”
Scritta nel 1995 per le settimane di
preparazione alle Cresime dei bambini
sulle Ande.
Padre Daniele si è sempre preso a
cuore la preparazione ai Sacramenti,
specialmente la Prima Comunione e la
Cresima. Per l’occasione pensava alle
meditazioni, ai canti, alle recite,
tutto ben fatto per arrivare al cuore
dei ragazzi.
Era convinto che dovessero essere
esperienze uniche, indimenticabili,
settimane che segnassero la loro vita.
Tutto era rigorosamente curato nei
dettagli: dai giochi e l’allegria alla
serietà del racconto delle Passione.
Che delusione quando nel dicembre
del 1994 scopre che una sua
catechista di San Luis aveva preferito
andare a Lima nelle vacanze, forse a
studiare, piuttosto che accompagnare
le bambine a “Luz y Alegría".
Poi dopo poche settimane giunge la
notizia che questa ragazza era stata
vittima di un incidente stradale…
Così nasce il canto: un avvertimento
ai ragazzi a non lasciarsi attrarre dalle
luci false del mondo, ma a rispondere
decisi alla chiamata del Signore, la
stessa del profeta Isaia:
“Poi udii la voce del Signore che diceva:
Chi manderò? E chi andrà per noi?
Allora io risposi:
Eccomi, manda me!
(Isaia, 6,8)
Il canto è la promessa di essere
testimoni del Signore in questo mondo
che lo vuole negare.
La forza di tenere accesa la fioca
candela della fede è ricevuta in dono
dallo Spirito Santo il giorno della
Cresima, così come la spinta a
difendere e servire il Signore senza
paura di soffrire per Lui.
Questo è l’Amore.
Il canto finisce con l’ammonimento
a proteggere la fede dal male fino
alla fine: solo tu puoi spegnere la
candela, fai attenzione!
“Signore, manda me,
Gesù io ti seguirò.
Aiutami,
servirò solo te.
Ti difenderò mio Dio.
Amare è soffrire per te, Signore.”

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