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Padre Daniele Badiali


Traduzione

MANDA ME 

 

Il mondo sapiente dimenticò 

dove sono le orme di Dio. 

Fu rifiutata la luce 

che brillò per me sulla Croce.

 

“Chi chiamerò? Chi manderò? 

Testimone come me.”

 

Manda me,

Gesù io ti seguirò.

Aiutami,

servirò solo te.

Ti difenderò mio Dio.

Amare 

è soffrire per te, Signore.

 

Che inganno, che dolore 

dimenticarti mio Signore!

Desiderò Lima e la fortuna 

e invece trovò la morte.

 

“Chi chiamerò? Chi manderò? 

Testimone come me.”

  

Una candela accesa nel mio cuore 

per difenderti Signore,

brillerà al morire, 

nessuno la potrà spegnere.

 

“Solo tu potresti spegnerla, 

testimone come me.”


Commento

Scritta nel 1995 per le settimane di 

preparazione alle Cresime dei bambini 

sulle Ande.

Padre Daniele si è sempre preso a 

cuore la preparazione ai Sacramenti, 

specialmente la Prima Comunione e la 

Cresima. Per l’occasione pensava alle 

meditazioni, ai canti, alle recite, 

tutto ben fatto per arrivare al cuore 

dei ragazzi. 

Era convinto che dovessero essere 

esperienze uniche, indimenticabili, 

settimane che segnassero la loro vita. 

 

Tutto era rigorosamente curato nei 

dettagli: dai giochi e l’allegria alla 

serietà del racconto delle Passione. 

Che delusione quando nel dicembre 

del 1994 scopre che una sua 

catechista di San Luis aveva preferito 

andare a Lima nelle vacanze, forse a 

studiare, piuttosto che accompagnare 

le bambine a “Luz y Alegría". 

Poi dopo poche settimane giunge la

notizia che questa ragazza era  stata 

vittima di un incidente stradale… 

Così nasce il canto: un avvertimento 

ai ragazzi a non lasciarsi attrarre dalle 

luci false del mondo, ma a rispondere 

decisi alla chiamata del Signore, la 

stessa del profeta Isaia:

“Poi udii la voce del Signore che diceva: 

Chi manderò? E chi andrà per noi? 

Allora io risposi: 

Eccomi, manda me! 

                                (Isaia, 6,8)

Il canto è la promessa di essere 

testimoni del Signore in questo mondo 

che lo vuole negare. 

La forza di tenere accesa la fioca 

candela della fede è ricevuta in dono 

dallo Spirito Santo il giorno della 

Cresima, così come la spinta a 

difendere e servire il Signore senza 

paura di soffrire per Lui. 

Questo è l’Amore. 

Il canto finisce con l’ammonimento 

a proteggere la fede dal male fino 

alla fine: solo tu puoi spegnere la 

candela, fai attenzione! 

“Signore, manda me,

Gesù io ti seguirò.

Aiutami,

servirò solo te.

Ti difenderò mio Dio.

Amare è soffrire per te, Signore.”


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