Dormono per terra
come panni stesi al sole,
sembrano vestiti di disperazione.
Ti guardano passare
con aria disgustata
quasi fossi tu
ad aver sbagliato strada.
Un bravo borghese
dalla camicia bianca
tutto casa e chiesa,
un conto aperto in banca,
distoglie lo sguardo
da questo mondo che non fa per lui.
la la la la la la la...
Ma fermati un istante,
sospendi il tuo lavoro,
fermati a parlare,
sono uomini anche loro.
Non ti scandalizzare
per i vestiti sporchi
per le barbe lunghe
ed i capelli incolti.
Son tutti poveracci
che han perso la partita,
deve esserci un motivo
a seguir la loro vita,
chissà cosa sognavano quand'erano
bambini tempo fa.
La la la la la la la...
Ti parlano di crisi, infanzie disastrate,
litigi, orfanotrofi, famiglie disgregate.
Offendono chi passa
vedendolo integrato
in una società
che niente a loro dà.
Se vedono una donna
gli si rattrista il viso,
darebbero la vita
in cambio di un sorriso.
La loro solitudine
è la peggior condanna che ci sia.
La la la la la la la...
Ti parlano di un uomo,
anch’egli capellone,
che se ne andò di casa
con dodici persone.
Andava per le strade
fermandosi a parlare,
levando la sua voce
contro un mondo fatto male;
levava la sua voce
in nome della pace,
per questo l’hanno preso
e l’hanno messo in croce.
Eppure era migliore di quelli
che l’han fatto condannare.
La la la la la la la...
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