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GRECCIO
File di torce illuminano la notte,
canti di giubilo fiduciosi:
“Venite a incontrare l’Amore”.
Verrà, verrà,
questa notte verrà Dio:
un Bambino che viene dal cielo,
nel ventre puro di una Mamma
verrà a rompere l'oscurità
e a illuminare la notte.
Tutto è già pronto:
il silenzio, la povertà, l’umiltà,
l’asino, il bue, la paglia, la mangiatoia.
É il tuo desiderio che lo farà arrivare.
Verrà, verrà,
questa notte verrà Dio:
un Bambino che viene dal cielo,
nel ventre puro di una Mamma
verrà a unire il cielo e la terra.
“Quanto Lo desideri…
Parlami… dimmi di Lui”.
“La Sua melodia: donare la vita
per amare l’Amore”.
Verrà, verrà non dubitate che verrà,
verrà, verrà
non spegnete le vostre torce,
verrà
non stancatevi di chiamarLo,
verrà, verrà,
non dubitate che verrà,
verrà, verrà
non spegnete le vostre torce,
verrà
non stancatevi di aspettarLo,
verrà.
È l’Avvento dell’anno 1223.
Francesco d’Assisi prova il desiderio
fortissimo di rievocare in forma viva
e reale i disagi della povertá e della
solitudine, l’umiltá, il silenzio della
notte in cui nacque Gesú
.
Chiede ai suoi frati di preparare
una stalla in una grotta sulle rocce
dei monti Sabini.
Il bue, l’asino, la paglia,
la mangiatoia…
tutto deve essere come quella notte.
Andate ad invitare tutti gli abitanti
di Greccio.
Dite loro:
“Questa notte Dio verrá.
Verrá dal ventre di una madre pura…
Verrá ad illuminare le tenebre…
Verrá a unire il cielo e la terra…
Venite fratelli a vedere l’Amore.”
Il suo invito venne accolto: al calore
del sole, con fiaccole di ogni tipo e
canti di gioia, la gente di Greccio e
dintorni cominciò a salire la montagna
per raggiungere la grotta.
Durante la Liturgia, dopo aver letto il
Vangelo del Natale, Francesco,
traboccante di consolazione,
dimenticando i presenti, cominció
a parlare con “Qualcuno”: chinato
sulla mangiatoia, ripeteva i gesti
che una mamma fa col suo bambino.
Per tutti i presenti fu una notte
indimenticabile.
Come non pensare al Padre Ugo
unito a San Francesco nel desiderio
profondo e fortissimo di incontrare
Dio?
Negli ultimi VERRÀ del canto,
risento la sua voce:
“VERRÀ… non smettere
di sventolare la bandierina…
VERRÀ… non smettere
di aspettarlo regalando la tua vita…
VERRÀ… non smettere di chiamarlo”.

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