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TI DONO IL MIO CUORE
Ti do il mio cuore Mamma,
fai che sia sempre e solo tuo.
Sono piccolo e peccatore, Mamma
Tu sei la cosa più bella in me.
Rendimi buono e puro per parlare di Gesù,
povero, obbediente, fedele alla mia vocazione.
Mentre sgrano teneramente il Rosario
Ti contemplo “Casa viva, innamorata di Dio”.
Più Ti guardo e più Ti amo
uomo-bambino e la sua Mamma,
con Te sento di amare i miei fratelli,
ma non sono io... Tu ami per me.
Quando io servo inutile chiamo Tuo figlio,
Lui viene nel Pane.
È come toccare con mano
la Tua bontà, mio Dio.
Il mio cuore piange di commozione.
Per mezzo di Maria, salvaci.
E metto nelle Tue mani tutti quelli che amo.
Per mezzo di Tua Madre, salvaci.
Con questa melodia ispirata a un huayno,
il canto vuole ricordare un caro amico,
Padre Tone Bresciani, sacerdote salesiano
che ha vissuto tanti anni in Ecuador.
Ha amato tanto i campesinos,
la loro lingua (il quichua), i loro canti,
la loro fede semplice.
Le parole del canto sono tutte sue,
espressioni del cuore di un “uomo -
bambino” innamorato
di Maria e dell’Eucaristia.

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