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Ho scritto questa canzone di getto il giorno
del funerale di una cara amica.
E parla della vita , di amicizia e di speranza e di
come vorrei tanto anche io riuscire a vivere
con gioia e amore ogni giorno.
Un'amicizia nata e cresciuta facendo i campi
dell’OMG insieme, tanti momenti belli, lavoro
, chiacchierate, “cantate” insieme (lei mi ha sempre
detto da stonata - “quando mi sposo voglio
che tu ci sia a suonare e cantare"...fatto!) ,
poi le strade di ognuno con l’ amore, famiglie
e i figli.
Poi la morte prematura del marito, i bimbi
ancora molto piccoli, e in seguito la sua malattia
- anche lei troppo giovane, con la consapevolezza
che non sarebbe guarita - e con il cuore che
batteva tra il magone per i bambini e gli
affetti da lasciare e una voglia incredibile
e la certezza - quasi un regalo- rincontrare
il suo amore, e il ringraziamento per
tutto quello che aveva ricevuto di bello
nella vita .
Questa voglia di vivere, la voglia di gustare
il bello delle persone e della natura ,
il sorriso dolce, gli occhi buoni, l’attenzione e
il bene che Patrix sapeva regalare, e il
coraggio che sapeva trasmettere,
soprattutto in quei mesi,
mi ha segnato profondamente; allo stesso
modo ha coinvolto tanti amici che
sono rimasti legati a lei.
Tutto questo è uscito dal mio cuore
in questo canto..
Nota - Il canto poi è stato usato in seguito
anche da altri amici col titolo di “o Azul es
mais lindo” - per ricordare un’altra cara
persona scomparsa: Padre Marcello,
missionario in Brasile.

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