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Era l’inverno tra il 1994 e il 1995.
Da poco più di un anno avevamo iniziato a
fare gruppo OMG a Priocca. Eravamo 10-15
ragazzi/e non ancora maggiorenni.
L’idea del gruppo ci era venuta l’anno prima,
dopo il Campo in Val Formazza al
“Claudio e Bruno”. Intensissimo.
Per il lavoro duro e perché’ avevamo sentito
raccontare di Giulio e della sua morte…
ad un ragazzo come noi, che era in Missione
col desiderio di andare contro il mondo
aiutando i poveri e cercando prima di tutto di
convertire sé stesso, era stata chiesta la vita.
Questo ragazzo aveva un segreto: un
bigliettino insanguinato nascosto in tasca
con su scritto a mano il nome di JESUS.
In quegli anni Wanda tirava il nostro gruppo.
Infermiera, una decina di anni più di noi.
Da poco era tornata dalla missione, da
Yanama.
Sapendo che a Gennaio del ’95 sarebbe
rientrato in Italia il Padre Ugo per un breve
periodo, le venne in mente di dedicargli una
canzone.
Noi ragazzi più giovani non conoscevamo
Ugo.
Non lo avevamo mai visto.
Tutti parlavano di quest’uomo.
Si era creata una grande attesa per il suo
arrivo.
Quindi per salutarlo e allo stesso tempo per
presentarci gli avremmo cantato qualcosa.
Ma cosa?
Wanda mi aveva chiesto di scrivere questo
canto e io le risposi di provare lei a scrivere
un tema, in prosa! Le toccava! Poi io avrei
preso qua e là le cose più belle e ci avrei
aggiunto la musica.
E così fu. Cantammo di gruppo una volta
soltanto questa canzone, seduti sul bordo
del palco del Teatro di Berbenno, dopo il
Ritiro “dell’uomo che precipitava
nel nulla” …. così ricordo quel Ritiro.
Cosa avrà pensato il Padre Ugo ….
Poi di questa canzone più nessuna traccia,
fino alla morte di Wanda.
Mi avevano chiesto dal Perù di scrivere
qualcosa su di lei, per ricordarla…
E mi venne in mente questo canto che
avevamo fatto insieme…
E la memoria non mi ha tradito…
Spero!
Cristiano

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