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RIMANI, VADO IO
Hanno fame, hanno sete,
vieni Daniele a lavorare;
non è così dura la fatica,
suonando ti riposerai.
Io non ti conoscevo,
Tu mi chiedevi di mettermi in cammino,
ma quale sarà la strada?
Rimani, vado io,
vogliono solo soldi.
Rimani, vado io,
non temere per la mia vita.
Rimani, vado io,
non è ancora la mia ora.
Scalare per i ragazzi,
cercare Gesù con Daniele,
l’avventura della fede,
cime bianche scalerò.
Padre se non tornerò
ti lascio questo mio crocifisso,
vado per te.
Rimani, vado io,
sono solo e senza amici.
Rimani, vado io,
bambini cantate con me.
Rimani, vado io,
addio bianchi ghiacciai.
Camminava dietro di te:
“Cosa desideri, Signore da me?”
Dalla croce arrivò la tua voce:
"Vieni Daniele, ti aspetto qui".
Come un bambino lo seguii,
lascio orme per te,
dona tutto, sono qui!
Rimani, vado io,
la mia ora si avvicina.
Rimani, vado io,
amici vi saluto.
Rimani, vado io,
Gesù, tu mi hai chiamato.
Padre Daniele morì l’anno dopo la
costruzione del Rifugio Pisco, nel 1997,
il 18 marzo.
Fu lutto per tutte le parrocchie e gli oratori.
Dopo alcuni mesi, mi trovavo a Chacas
ed una sera Padre Lorenzo mi chiamò
in camera sua perché Padre Ugo gli aveva
chiesto di comporre una canzone per
ricordare p. Daniele.
Aveva i temi per le tre strofe ed
un’idea per la musica, così, insieme,
abbiamo composto il testo
che dice appunto ciò che p. Ugo
aveva suggerito:
la carità,
i bambini dell’Oratorio
e l’amore per la montagna.
Nel ritornello si ripetono le parole
pronunciate da Daniele nel
momento del rapimento:
"Quédate voy yo” (vado io, rimani),
ed i pensieri inquietanti che
immaginiamo possano averlo
accompagnato durante le ore
del sequestro.

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