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PASSO DOPO PASSO
Passo dopo passo
mi allontano dalla città;
passo dopo passo
lascio la comodità.
Ho un gran segreto,
una bellissima novità,
che mi hanno annunciato
più di duemila anni fa.
Panamericana, bus e camion,
facce stupite
si chiedono: “Dove vai?”
E non hanno tempo
di ascoltarmi perché
la forte corrente
li spinge verso la città.
Comunicazioni in tempo reale,
internet e cellulari
comandano la globalizzazione.
È certo che il progresso
chiederebbe velocità,
rimango con i poveri,
vivo in pace e carità.
Quando un calciatore
ansioso per il Mondiale,
pensa che il campionato
sia il massimo della vita,
credo che in questo mondo
ci sia qualcosa che non va,
gioco con i bambini,
per Gesù sarà il mio goal.
Dicono che sono strano,
mi prendono in giro.
“Crede di essere un santo,
perché non se ne va?”
Sono Santo Toribio,
San Francesco e altri ancora,
sono Giovannino Bosco
che va a aiutare i poveri.
Passo dopo passo
la vita se ne va,
questa mano tesa
cosa vuole ancora?
Sì, ti riconosco,
legna e casa ti ho donato,
adesso con la tua mano
vuoi regalarmi il Cielo.
Nel 2006 “Passo dopo passo” narra di
un pellegrino che ama andare
controcorrente: mentre tutti viaggiano
frenetici verso la città, lui cammina
sul ciglio della Panamericana diretto
verso la “Sierra”; mentre tutti applaudono
fanatici il Campionato del Mondo, lui gioca
coi bambini dell’oratorio e preferisce stare
tra i poveri.
È proprio un tipo strano!
Ma… la vita “passo dopo passo”
se ne va e,
con sua grande sorpresa,
al termine ecco… una mano tesa.
La riconosce: è quella rugosa, magra
e un po’ sporca di una anziana alla quale
aveva regalato pane, legna, casa…
ed a quel punto lo prende per la mano
per portarlo in Cielo.

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