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Yo me espanto

Padre Ugo De Censi


Traduzione

MI SPAVENTO

 

Quando scende la notte

porta la paura nella sua carrozza.

 

Io mi spavento,

ti invio un sospiro,

è il mio pianto 

Gesù, Gesù mio.

 

Senza pane, senza cibo,

com’è triste la vita.

 

Senza amore, senza amici,

nessuno con me.

 

Affondo nel fango 

per il grande sconforto.

 

Che spavento la morte,

quale sarà la mia sorte?

 

Senza Dio all’inferno,

dannato in eterno.


Commento

1992 - sulle note di un conosciuto canto 

liturgico italiano, di Marcello Gombini 

“IL SIGNORE é la luce”:

padre Ugo compone questo 

testo durante i ritiri spirituali. 

La meditazione sulla morte per padre Ugo 

è sempre stata fondamentale nella 

predicazione dei suoi ritiri,

seguendo da buon salesiano la pratica

della "buona morte" di Don Bosco, 

che serve per portare ognuno ad una voglia 

e un bisogno di vivere 

al meglio la vita.


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