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TUTTA CHACAS
Tutta Chacas è qui
nel giorno della Madonna,
Vergine Assunta tu lo vedi,
ritorniamo ancora.
Un giorno mi sono allontanato da te,
me ne sono andato in cerca di pane.
E non posso pensare a te
senza scoppiare a piangere.
Dammi un bacio, papà.
Dammi un bacio, mamma.
Chacas, Chacas, sono qui.
Chacas, Chacas, vado già via.
È triste andare, piangerò.
Mi mancherai, soffrirò.
Chiamerò la Madonna.
Ciao Mamma, tornerò.
Canto scritto da Ugo nel 1981 riadattando
un canto italiano, “La ballata del soldato":
un militare che vive il distacco
dalla sua amata, costretto ad andare in
guerra, la nostalgia e la speranza di rivederla.
Ugo trasforma anche questa canzone in una
preghiera: pensando a tutte le persone che da
Chacas, sulle Ande, sono costrette per povertà
ad andarsene a lavorare lontano.
L’usanza fino ai nostri giorni di moltI
Chacasini è di ritornare “a casa” ad Agosto,
per la festa patronale della Madonna Assunta,
“Mama Ashu”.
Il susseguirsi delle strofe rispecchia quello
che Ugo ha scorto in tanti anni nei volti e nelle
lacrime di tanta gente proprio in questa
occasione: la lontananza da casa, la nostalgia
della mamma e del papà, il desiderio di
riabbracciare chi ti è caro…
Tutto questo in Ugo è stato lo specchio del
suo distacco dagli affetti in Italia e, col passare
degli anni, il suo desiderio è diventato sempre
più la speranza dell’abbraccio e dell’incontro
con Dio alla fine della propria vita.
Per riferimento, una versione
de “La ballata del soldato”
Il canto deriva a sua volta da “
The ballad of the green berets”
un canto patriottico americano.
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