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Paolo Badiali è un giovane ragazzo di
Faenza morto a 24 anni per incidente
durante un campo di lavoro.
Il canto è stato scritto a ottobre del 2018
(un mese e mezzo dopo la morte di Paolo).
Le parole del canto sono frasi prese da
varie sue lettere:
“Questo mondo è una trappola, sul
palazzo sono io” si riferisce al recital fatto
dal gruppo Faenza durante il campo di
lavoro in cui è avvenuto l'incidente.
Il palazzo rappresentava il mondo.
Per Paolo il mondo era l'inquietudine di
vivere una vita incentrata su se stesso.
“Quante vite,
quante le scelte che mi fanno sognare”:
Paolo qui si riferiva soprattutto a
Padre Giorgio e Padre Daniele.
“Hurrà” lo scrisse il padre Ugo in una
lettera scritta a Paolo vedendo il suo
entusiasmo nel fare gruppo in Italia.
“Voglio vivere una vita buona per arrivare
pronto alla morte” sono le parole di Paolo
nel suo ultimo intervento al campo dove
avvenne l’incidente.

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