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Poca cosa

Padre Ugo De Censi


Traduzione

POCA COSA

 

Mi sento poca cosa Maria,

vengo a te Mamma per vederti.

Tu mi ascolti piangere e implorare,

oh Mamma… ti affido la mia anima.

 

Quando nella vita tutto è agonia

e la morte sta alla porta,

vengo a te, so che mi comprendi Maria:

Tu hai visto morire Gesù.

 

Quando nella vita mi ritrovo solo,

perché la mano amica mi ha abbandonato,

vengo a te, so che mi comprendi Maria:

Tu hai visto scappare gli apostoli.

 

Quando l’anima cade nella notte fredda,

con spavento eterno e solitudine,

vengo a te, so che mi comprendi Maria:

anche Gesù ha provato l’inferno.


Commento

1998: è l’ultimo canto scritto dal padre Ugo 

per Mama Ashu.

In seguito affiderà il compito ai giovani 

sacerdoti che gli stanno accanto e ad 

alcuni volontari, particolarmente inclini 

alla musica.

La sua preghiera è la consapevolezza 

di essere misero e non avere nulla da 

difendere di se stesso. 

Di fronte alle angosce e alla disperazione 

della vita, l’unica risposta che conta è la 

ricerca di Dio.

Nell’affidarsi completamente diventa 

speranza di incontrarlo.


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