Tonalità

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Avventura

Lorenzo Biasi


Commento

Questo è il racconto di un sogno. 

In questo sogno mi trovavo appunto in un luogo 

arido, con alcune piante mezze rinsecchite 

qua e là. 

Ad un tratto inizia un vento fortissimo al quale 

niente può resistere. 

Il vento mi porta via con la sua violenza. 

Con una mano mi aggrappo alla radice di un 

albero mezzo sradicato, e inizio una lotta di 

resistenza per rimanere aggrappato e non 

essere portato via. 

Ad un certo punto mi rendo conto che non 

devo aver paura, che non serve resistere. 

Mi lascio andare. 

Comincia così il mio volo, che dopo un primo 

momento di velocità eccessiva diventa 

tranquillo, come un volo di uccello. 

Paesaggi stupendi passano sotto di me, e

 alla fine arrivo in una città, quando ormai 

si è fatto buio. 

Vado a sbattere contro un cartellone 

pubblicitario, e mi sveglio. 

Subito rielaboro il mio sogno, come un invito 

alla fiducia, all’imparare a “scorrere” con la 

vita e le sue correnti buone, che, anche se 

sembravano spaventose, mi avevano fatto 

volar via dall’aridità del mio cuore.

Probabilmente la canzone è stata scritta di 

notte, subito dopo il sogno, questo non lo 

ricordo di preciso, ma varie volte è capitato 

che scrivevo di getto dopo essermi svegliato. 

Lo sbattere contro il cartellone pubblicitario 

era come dire: il messaggio ti è arrivato; 

adesso torna nella tua realtà e rimboccati 

le maniche. 

La canzone non accenna però a questo 

finale che non ci stava e, anche se breve, 

mi piaceva così. 


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